Il Death Note sono dei quaderni neri dall'aspetto perfettamente comune, solitamente in possesso degli shinigami, in grado di uccidere qualunque persona a patto che si verifichino certe condizioni, prima fra tutte la conoscenza del nome esatto e del volto della vittima. Attraverso l'utilizzo del Death Note si può anche specificare la causa della morte ed altri eventuali dettagli in modo tale da obbligare il soggetto condannato a compiere delle attività contro la sua volontà ed ordinate dallo shinigami (per esempio, «X scrive una certa cosa e poi muore» o «X fa una determinata azione e poi muore»). In questa maniera il Death Note diventa non solo uno strumento di morte, ma anche un modo per piegare l'altrui volontà a compiere delle azioni che favoriscano il possessore del quaderno. La parte funzionale del Death Note è la carta che compone le pagine: anche brandelli o ritagli delle singole pagine, pur separate dal quaderno, se utilizzate sortiscono lo stesso effetto. È da notare come, in giapponese, le parole "carta" ( kami) e "dio" ( kami), pur scrivendosi con differenti Kanji, siano omofone. L'opera comincia con un solo quaderno in possesso di un solo essere umano, ma via via che si snoda la storia faranno la loro comparsa altri quaderni ed altri utilizzatori, per un totale di quattro quaderni e cinque Kira, nell'ordine d'uso: Light Yagami, Misa Amane, Kyosuke Higuchi, Teru Mikami e Kiyomi Takada.
Death note, istruzioni x l'uso:1. La persona il cui nome sarà scritto su questo quaderno morirà.
2. Perché il quaderno sortisca l'effetto desiderato, occorre avere in mente il volto della persona di cui si scrive il nome. In tal modo, si evita di colpire eventuali omonimi.
3. Se entro quaranta secondi dopo che è stato scritto il nome vengono indicate anche le cause della morte, questa avverrà nella maniera stabilita.
4. Se le cause non vengono specificate, le vittime designate moriranno tutte per arresto cardiaco.
5. Dopo aver indicato le cause della morte, si hanno a disposizione sei minuti e quaranta secondi per scrivere eventuali dettagli sulle condizioni della stessa.
6. Nel momento stesso in cui il quaderno tocca il suolo del mondo umano, diventa di sua appartenenza.
7. Il proprietario del quaderno può distinguere l'immagine e la voce del suo proprietario originale, ovvero del Dio della Morte.
8. A colui che usa questo quaderno non è concesso di andare nè in Paradiso nè all' Inferno.
9. E' possibile fissare il momento della morte indicandolo entro quaranta secondi da quando è stato scritto il nome della vittima o la causa del decesso. 10. Chiunque tocchi il quaderno, anche non essendone il proprietario, diventa capace di vedere e udire il Dio della Morte al quale apparteneva in origine.
11. Fintanto che avrà il quaderno, il proprietario sarà posseduto, per il resto dei suoi giorni, dal Dio della Morte al quale il quaderno apparteneva in precedenza.
12. Di norma, il Dio della Morte apparirà al nuovo possessore entro trentanove giorni dal suo primo utilizzo.
13. Fondamentalmente, il Dio della Morte al quale apparteneva il quaderno non farà nulla per favorire o impedire le morti indicate sullo stesso.
14. Il Dio della Morte non è tenuto a fornire spiegazioni su tutte le modalità d'uso del quaderno e sulle regole verranno applicate al proprietario. 15. Un Dio della Morte può allungare la propria vita scrivendo il nome di un umano sul suo quaderno, ma un essere umano non può fare altrettanto.
16. Un essere umano può accorciare la propria vita usando il quaderno.
17. Il proprietario del quaderno può, in cambio di metà del tempo che gli resta da vivere, ottenere gli occhi del Dio della Morte, che consentono di conoscere il nome e la durata della vita di una persona semplicemente guardandone il volto.
18. Un Dio della Morte non può essere ucciso anche se pugnalato al cuore o colpito con un proiettile alla testa. Tuttavia, esiste un modo per uccidere gli Dei della Morte, generalmente sconosciuto a loro.
19. Le condizioni indicate sul quaderno si verificheranno solamente se materialmente possibili, se svolte da quella persona.
20. Nemmeno un Dio della Morte può conoscere con precisione fino a che punto le condizioni della morte siano possibili. Pertanto, l'unico modo è constatare di persona.
21. Una pagina strappata dal quaderno della morte, o anche solo un frammento, gode di tutte le caratteristiche del quaderno.
22. Se la scritta permane a caratteri leggibili, ed è eseguita direttamente sul quaderno, può essere effettuata con qualunque cosa (cosmetici, sangue, etc.).
23. Ci sono molte cose concernenti il quaderno della morte che nemmeno lo stesso Dio della Morte al quale esso apparteneva in precedenza conosce.
24. In caso vengano prima redatte cause e condizioni della morte, e solo in un secondo tempo venga aggiunto il nome della vittima, il quaderno avrà ugualmente efficacia. Il nome dev'essere scritto entro diciannove giorni secondo il calendario umano. 25. Anche se a scrivere non è il possessore del quaderno, questo sortirà i medesimi effetti, qualora chi scrive il nome di una persona ne ha in mente il volto.
26. Il quaderno della morte non sortirà alcun effetto su coloro che non hanno compiuto i 780 giorni di età.
27. Qualora si scriva erroneamente per quattro volte il nome di una determinata persona avendone in mente il volto, il quaderno della morte non avrà più efficacia su tale persona. 28. Il suicidio è una causa di decesso valida. Praticamente chiunque può commettere suicidio. Quindi non è considerato qualcosa di inconcepibile.
29. Sia che si tratti di suicidio, o di incidente, la morte della persona indicata sul quaderno non può causare direttamente la morte di altre persone. In una simile eventualità, la persona indicata morirà di arresto cardiaco, così da non coinvolgere terzi.
30. Se smarrisci il quaderno, o ti viene rubato, ne perderai il diritto di proprietà, a meno che non lo recuperi entro 490 giorni.
31. Se smarrisci il quaderno dopo aver fatto lo scambio degli occhi con il Dio della Morte, perderai anche il potere degli occhi, insieme ai ricordi legati al quaderno. Ciò non toglie che la durata della tua vita resterà comunque dimezzata.
32. E' possibile prestare il quaderno della morte senza perderne la proprietà. Quella persona a sua volta potrà prestarlo a terzi.
33. Il Dio della Morte non seguirà la persona a cui è stato prestato il quaderno. Il Dio della Morte starà sempre accanto al proprietario del quaderno. Inoltre, chi ha ricevuto il quaderno in prestito non può effettuare lo scambio degli occhi.
34. Qualora il proprietario del quaderno muoia mentre questo è stato prestato a qualcun altro, la proprietà passa a colui che lo possiede in quel determinato momento.
35. Qualora il quaderno venga rubato, e il proprietario ucciso dal ladro, la proprietà del quaderno passa automaticamente a quest' ultimo.
36. Qualora il nome di una vittima sia indicato su due o più quaderni, avrà la priorità il quaderno su cui è stato scritto prima, indipendentemente dall'ora prevista per il decesso. 37. Se lo stesso nome viene riportato su due quaderni con uno scarto di 0,06 secondi, i due nomi verranno considerati scritti simultaneamente, pertanto il quaderno della morte non avrà efficacia, e la vittima designata non morirà,
38. Un Dio della Morte deve possedere almeno un quaderno. Tale quaderno non può essere ceduto a un essere umano, nè è consentito che un essere umano ci scriva sopra.
39. Gli Dei della Morte possono scambiarsi i quaderni a vicenda e scrivere sui quaderni di altri Dei della Morte senza problemi.
40. Se un Dio della Morte prova simpatia per un determinato individuo e usa il quaderno allo scopo di allungarne la vita, morirà immediatamente.
41. Dopo essere spirato, un Dio della Morte scompare, ma non il suo quaderno. Esso passerà di proprietà al prossimo Dio della Morte che lo toccherà, ma il buon senso vorrebbe che lo si cedesse al grande capo degli Dei della Morte.
42. Nel mondo degli umani, il possessore di un quaderno della morte deve toccare il quaderno di un altro possessore per vederne il rispettivo Dio della Morte e udirne la voce.
43. Un individuo che possegga gli occhi del Dio della Morte può leggere il nome e la durata vitale di una persona vedendone il volto. Tuttavia, possedendo il quaderno, una persona passa da preda a predatore, e pertanto, non avendo bisogno di conoscere altre durate vitali se non quelle delle sue vittime, non può sapere quella di chiunque possieda un quaderno, incluso se stesso.
44. Un Dio della Morte non può rivelare a un essere umano i nomi e le durate delle vite che può leggere grazie ai propri occhi. Ciò al fine di evitare di creare confusione nel mondo degli umani.
45. Prerequisito per un quaderno della morte usato nel mondo umano è l'intenzione di un Dio della Morte vivente di lasciarlo usare a un umano nel mondo degli umani.
46. Dopodichè, sebbene ciò sia assai improbabile, se un Dio della Morte che ha posseduto un essere umano morisse, il quaderno da lui portato nel mondo degli umani non perderebbe la sua efficacia.
47. Per vedere con gli occhi di un Dio della Morte il nome e la durata vitale di una persona, dev'essere visibile almeno metà del volto, sull'asse verticale. Sull'asse orizzontale occorre poter vedere, dall'alto in basso, fino al naso, e non è sufficiente vedere dagli occhi in giù. Inoltre, se una parte del volto, per esempio gli occhi, il naso o la bocca, sono coperti, si possono leggere nome e durata vitale solo a condizione che il resto del volto sia visibile. Non è chiaro in che percentuale il volto debba essere nascosto per rendere impossibile la lettura del nome e della durata vitale, pertanto non resta che verificare di persona.
48. Se ci sono le condizioni sopra menzionate, nome e durata vitale possono essere letti tramite qualsiasi foto o immagine, per quanto datata. Tuttavia, a volte ciò non è possibile a causa delle dimensioni dell'immagine o della sua nitidezza. Infine, per quanto realistico esso sia, un disegno non consente di visualizzare il nome e la durata vitale di una persona.
49. Un essere umano che possiede gli occhi di un Dio della Morte, indipendentemente dalla sua acutezza visiva, acquisisce una superiorità visiva superiore a 30/10. 50. Chi perde la proprietà del quaderno, viene privato all'istante anche di tutti i ricordi relativi al suo utilizzo. Tuttavia, ciò non significa che non avrà più tutti i ricordi dal giorno in cui è entrato in possesso del quaderno al giorno in cui l'ha perso, bensì che le sue azioni non appariranno come connesse al possesso del quaderno.
51. Qualora una persona in possesso di due quaderni della morte perda il diritto di proprietà di uno di essi, non sarà più in grado di riconoscere il Dio della Morte cui apparteneva tale quaderno. Lo stesso Dio della Morte si allontanerà, ma finchè la persona avrà almeno un quaderno, tutti i suoi ricordi relativi al quaderno della morte non svaniranno.
52. Un Dio della Morte non può restare nel mondo degli umani senza una ragione. Le condizioni per restare nel mondo degli umani sono le seguenti:I. Quando il proprio quaderno della morte è in mano ad un essere umano.II. Essenzialmente, la ricerca di un umano a cui passare il quaderno dovrebbe essere fatta dal mondo degli Dei della Morte, ma lo si può anche cercare dal mondo degli umani, purchè lo si faccia entro 82 ore.III. Anche nel caso il Dio voglia osservare meglio un individuo allo scopo di ucciderlo, può restare nel mondo degli umani, purchè non segua quella persona per più di 82 ore.
53. Qualora un Dio della Morte consegni direttamente il quaderno ad un essere umano, questi deve aver raggiunto già l'età di 6 anni secondo il calendario umano.
54. Il quaderno non può essere consegnato a un bambino sotto i 6 anni, ma una volta caduto nel mondo umano, essendo entrato a farvi parte, può essere usato da esseri umani di qualunque età, mantenendo la sua efficacia.
55. Nel caso si scriva soltanto "incidente" come causa della morte, senza specificare le condizioni della stessa, la vittima morirà in un incidente nella maniera più rapida e plausibile, dopo 6 minuti e 40 secondi.
56. Anche se le condizioni specificate per l'incidente riguardano solo la vittima designata, se esso rischia di causare un grave impatto, nel mondo degli umani, sull'ambiente circostante e su altre persone, la vittima morrà di arresto cardiaco, in modo da non coinvolgere nessuno.
Sviluppatori: Misa Amane "Paola Cirillo" and Kira Yagami "Eros Deejay"
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